Amylase activity in laboratory animal serum and tissues

Riassunto Si è studiato il tasso amilasico nel siero di vari animali, nonchè nelle ghiandole salivari e nel fegato di ratto. L'amilasi sierica non varia significativamente nel ratto privo delle ghiandole salivari o di 2/3 del fegato.     

Effect of thymectomy on the differentiation and phagocytic activity of the liver sinusoidal cells

Riassunto La timectomia non provoca iperplasia del sistema reticolo-endoteliale nel fegato del ratto. Tuttavia nel ratto timectomizzato, sottoposto allo stimolo di ripetute iniezioni di blu tripan, la risposta fagocitaria da parte delle cellule dei seni epatici e la corrispondente differenziazione morfologica in cellule di Kupffer sono maggiori che di norma. Il fenomeno è una riprova dell'estesa azione del timo sulla differenziazione delle cellule mesenchimali.     

In vitro effects of 1,2,3,4-tetrahydro-β-naphtylamine (THNA) on succinate oxidation by rat liver homogenates

Riassunto Il consumo di ossigeno e la decolorazione del Bleu di Metilene dovuti all'ossidazione del succinato da parte di omogenati di fegato di ratto, appaiono nettamente aumentati in presenza di-tetraidronaftilammina. Viene prospettata la eventualità che tale sostanza sia in grado di esercitare un'azione attivante «diretta» sul sistema succino-deidrogenasico.     

The affinity of mitochondria for Ca++

Riassunto E' stata studiata l'affinità dei mitocondri di fegato di ratto e di cuore di coniglio per il Ca⁺⁺, nel sistema dipendente da energia. Si sono usati tamponi EGTA-Ca⁺⁺ per mantenere la concentrazione del Ca⁺⁺ costante durante l'esperimento. Si è dimostrato che laK _m apparente per il Ca⁺⁺ non è lontana da 10^–6 M.

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We are indebted to Dr.B. Chance for many stimulating discussions and for facilitating the progress of the work with the generous hospitality in his Institute.     

Inhibitory effectin vitro of some polysaccharides and of horse serum albumin on mitochondrial swelling

Riassunto Si è studiato l'eventuale effetto protettivo, esercitato da alcuni polisaccaridi: il glicogeno di fegato, la pectina di mele, la gomma arabica, e dell'albumina del siero di cavallo su mitocondri di fegato di ratto sospesi in soluzione isotonica di saccarosio. Si è osservato come le suddette sostanze esercitino un effetto inibitore sopra il rigonfiamento spontaneo mitocondriale.     

Polyribosomes in rat liver slices during incubation in vitro

Riassunto Durante l'incubazione a 37°C i poliribosomi delle sezioni di fegato di ratto subiscono un processo di monomerizzazione. Il processo viene rallentato dalla presenza di forti concentrazioni di aminoacidi ed è inibito dal trattamento con cicloheximide. I monomeri che si formano durante l'incubazione in vitro rispondono al poly-U come i monosomi isolati direttamente dal fegato. Si ritiene quindi che la degradazione dei polisomi sia il risultato di un distacco metabolico dal messaggero con un rallentamento del riciclo dei monomeri piuttosto che la conseguenza di una azione enzimatica.

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Acknowledgments. The work was supported by a grant from the Consiglio Nazionale delle Ricerche. The IEC-B 60 centrifuge was a gift from Mrs.Giulia Devoto Falck.     

On the hypoglycemizing effect of metahexamide

Riassunto La Metahexamide, N(3amino-4-metilbenzenesulfonil)N-cicloesilurea, possiede nel ratto e nel coniglio un effetto ipoglicemizzante più narcato rispetto alp-tolilsulfanilbutilurea (D 860). Il nuovo farmaco si dimostra più attivo del D 860 nell'accelerare la scomparsa di glucosio da parte del diaframma isolato di ratto. La Metahexamide si distribuisce rapidamente in tutti gli organi e scompare dal sangue molto lentamente. Il maggiore effetto della Metahexamide, rispetto a composti similari, viene interpretato sulla base di un lento metabolismo e in rapporto all'intenso effetto favorente la metabolizzazione del glucosio a livello periferico.     

The effect of 7,12-dimethylbenz(a)anthracene on the incorporation of thymidine-H3 into deoxyribonucleic acid in normal and regenerating liver

Riassunto L'idrocarburo cancerogeno 7,12-dimetilbenz(a)antracene somministrato con iniezione endoperitoneale inibisce l'incorporazione della timidina nel DNA del fegato normale e del fegato rigenerante di ratto.     

Effects of pyrithiamine and oxythiamine on the thiamine content of tissues and blood pyruvate in mice

Riassunto La Piritiamina, somministrata per bocca in una singola dose di 0,5 mg a topolini di 12–14 g che ricevono 2 µg di tiaminapro die, non produce la sindrome neuromuscolare caratteristica dell'avitaminosi B₁ e non modifica nè la piruvicemia nè il livello di vitamina nel fegato, mentre lo fa abbassare nel muscolo e nel cervello. Se i topolini non ricevono tiamina, la stessa dose di Piritiamina dà perdita di peso, sindrome neuromuscolare in tutti gli animali trattati e cospicuo abbassamento del livello di vitamina B₁ nel cervello. Nelle stesse condizioni sperimentali, l'Ossitiamina, somministrataper os una sola volta in dosi di 0,5 e 2 mg, non dà alcuna sintomatologia neuromuscolare e non modifica nè il peso corporeo, nè il piruvato ematico, nè il contenuto in vitamina B₁ del muscolo e del cervello, solo abbassa il livello vitaminico del fegato.Questi risultati non sono in favore dell'ipotesi di una funzione della tiamina distinta da quella della cocarbossilasi.     

Activation of cathepsin in fatty liver

Riassunto L'attività cateptica del fegato grasso ottenuto mediante trattamento parenterale con CCl₄ o con fosforo nel ratto è aumentata rispetto al normale. Nel normale, gli omogenati hanno una attività cateptica molto bassa, che aumenta di molte volte se si aggiunge al mezzo il Triton X-100. Nel fegato grasso, invece, si osserva una discreta attività cateptica già in assenza di Triton; questo determina un aumento dell'attività, ma in misura percentualmente minore che nel normale. In presenza di Triton, l'attività cateptica dell'omogenato di fegato grasso è superiore a quella del fegato normale. L'aumento dell'attività enzimatica non è quindi interamente attribuibile alla lesione delle particelle che contengono l'enzima.