On a glycoprotein of the sea urchin eggs and its changes following fertilization

Riassunto Sbattendo con etere la frazione solubile in acido tricloroacetico di uova vergini diParacentrotus lividus si forma un precipitato all'interfacie tra etere e fase acquosa. L'analisi di questo precipitato ha dimostrato che si tratta di una glicoproteina. Il precipitato non si forma da estratti di uova fecondate.     

A method for the incorporation of radioactive isotopes in the sea urchin egg

Riassunto Con la iniezione di 10–20µc di Metionina-S³⁵ nella cavità celomatica di femmine adulte diParacentrotus lividus si ottiene una rapida ed efficiente incorporazione dell'isotopo nelle uova. Si discutono i vantaggi del metodo rispetto a quello attualmente in uso.

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Aided by a Grant from the Rockefeller Foundation, on leave from the Nagoya University, Japan.     

Metabolism of pyridoxal phosphate in the liver of hypo- and hyperthyroid rats

Riassunto È stata determinata nel fegato di ratti normali, ipotiroidei ed ipertiroidei l'attività degli enzimi che portano alla sintesi del piridossalfosfato, la piridossalcinasi e la piridossaminfosfatoossidasi, e del primo enzima che ne catalizza la demolizione, una fosfatasi. In condizioni di ipertiroidismo sono aumentate la piridossalcinasi e la fosfatasi, mentre la ossidasi è invariata; nell'ipotiroidismo invece non si osservano modificazioni significative. La quantità di acido piridossico escreta con l'urina è diminuita nell'ipotiroidismo e aumentata nell'ipertiroidismo.

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This investigation was supported by Research Grant No. AM-05676 from the United States Public Health Service.     

Phosphoproteinphosphatase activity in sea urchin embryos

Riassunto Si è studiata l'attività fosfoproteinfosfatasica in omogenati totali di uova ed embrioni diParacentrotus lividus e diArbacia lixula. La reazione ha un optimum a pH acido, è stimolata da K⁺ e Na⁺ ed è inibita da Ca⁺⁺ e Mg⁺⁺. L'attività enzimatica aumenta tra la fecondazione e lo stadio a 64 blastomeri; in seguito rimane costante fino a blastula con mesenchima; quindi generalmente decresce.

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This work has been supported by a grant from the Consiglio Nazionale delle Ricerche to the Laboratory of Comparative Anatomy (Research Group of Embryology).     

The specificity of histones in nucleated erythrocytes

Riassunto Dagli eritrociti del pollo, dellaRana cateasbeiana e del pesceCaranx hippos sono stati isolati gli istoni nella ipotesi che gli eritrociti forniti di nucleo contengano una frazione di istone funzionante come repressore permanente della sintesi degli acidi nucleici. Detti istoni sono stati frazionati ed analizzati nella loro composizione in amino-acidi. In tutte e tre le speci su menzionate è stata trovata una frazione relativamente ricca in lisina, arginina, alanina, e serina che è stata denominata F2c. L'assenza di detta frazione negli altri tessuti incluso il midollo osseo indica che la frazione F2c può costituire un repressore genetico permanente.

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This investigation was supported by the U.S. Public HEalth Service Grant No. CA-07746, American Cancer Society Grants E-388 and IN-43-F2, and by the Robert A. Welch Foundation Grant G-138.     

Quantitative changes of the free phospholipids in the sea-urchin egg at fertilization

Riassunto Nelle uova diArbacia lixula si osserva una diminuzione di fosfolipidi liberi nei primi minuti dopo la fecondazione, seguita poi da un aumento che riporta, nel corso di 15 min circa, la quantità di fosfolipidi liberi al valore delle uova vergini. Non pare che vi sia alcuna variazione quantitativa nella frazione dei fosfolipidi legati.     

Some observations on the metabolism of S35-methionine during development of the sea urchin eggs

Riassunto Si è studiato il metabolismo della metionina-S³⁵ nella frazione non-proteica (TCA-solubile) nel corso dello sviluppo diParacentrotus lividus.Nell'uovo vergine la radioattività si ritrova in buona parte nel glutatione libero. Nel corso dello sviluppo l'attività nel glutatione diminuisce progressivamente mentre, contemporaneamente, si ha la marcatura di un peptide.

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Aided by a Grant from the Rockefeller Foundation.     

The effect of deoxycholate on microsomal adenosine triphosphatase prepared from the intestine of goldfish acclimatized to different temperatures

Riassunto L'attività di ATP-asi è stata studiata nella frazione dei microsomi preparata dalla mucosa intestinale del pesce dorato, acclimatato a 8° o 30°C. La differenza notata potrebbe essere una consequenza dell'alterazione nella struttura della membrana lipida plasmatica provocata per cambiamento della temperatura ambiente.

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Supported by a grant from Unilever Research Laboratories, Bedford, England.     

On the incorporation of uridilate into cerebrocortex ribonucleic acid

Riassunto Una frazione subcellulare preparata dalla corteccia cerebrale del vitello è capace di catalizzare l'incorporazione di uridilato nell'acido ribonucleico (RNA) quando UTP è usato come precursore. L'acido ribonucleico sintetizzato risulta costituito per il 75% di residui uridilici di cui soltanto il 29% risulta terminale.

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The author is indebted to Dr. R. B.Hurlbert for advice and guidance in preparing the³²P labelled uridine triphosphate and to Mrs. JoAnnSacks for excellent technical assistance.     

In vitro andin vivo effects of X-rays and of iodoacetic acid on P32 incorporation into phosphoethanolamine of rat thymus cells

Riassunto Sono stati studiatiin vivo edin vitro gli effetti dei raggi e dell'acido iodoacetico sulla incorporazione di P³² nella fosfoetanolamina «acido solubile» del timo di ratto.È stato osservato che ambedue i trattamenti determinanoin vitro una marcata inibizione della incorporazione nella fosfoetanolamina del P³², somministrato come ortofosfato, e che l'entità della inibizione è proporzionale alla dose.Per i raggi è stato trovatoin vivo che l'entità della inibizione aumenta progressivamente dal momento dell'irraggiamento sino a raggiungere valori del 75% dopo 8 h.     

‘Test Flash’ interaction in the electroretinographic response of the compound eye

Riassunto L'occhio composto diSchistocerca gregaria Forsk., adattato al buio, è sede di un effetto « facilitatore » in seguito al primo stimolo luminoso; infatti la risposta elettroretinografica al secondo stimolo — purchè l'intervallo fra i due non superi i due minuti — presenta una latenza più breve e una ampiezza e una velocità di salita del potenziale più grandi. L'effetto descritto si verifica, con tutta probabilità, a livello delle cellule fotorecettrici.     

[3H]Formate incorporation into liver nucleic acids of chick. Relationships between orotic acid and vitamin B12

Riassunto E' stato studiato l'effetto dell'acido orotico sull'incorporazione di formiato-H³ nei nucleotidi liberi totali e negli acidi nucleici presenti nelle frazioni subcellulari del fegato di pulcino carente di B₁₂. La maggiore attività specifica dell'RNA nucleare e ribosomiale che si osserva negli animali trattati con acido orotico come in quelli trattati con vitamina B₁₂ potrebbe essere considerata l'espressione di una più elevata sintesi di RNA messaggero determinata da queste due sostanze.

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This investigation was supported by a grant from Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma.     

Insensitivity of erythrocyte catalase to substances that depress liver catalase

Riassunto La tirosina che inibiscein vivo l'attività della catalasi epatica dei topi edin vitro l'attività della catalasi cristallizzata, ed una frazione di albumine denaturate attiva sulla catalasi soloin vivo, si sono dimostrate inattive sulla catalasi eritrocitaria.

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Acknowledgment. The present research was partially supported by a grant from Farmitalia S.p.A.     

La regola dei segni dall'enunciato di R. Descartes (1637) alla dimostrazione di C. F. Gauss (1828)

Conclusioni Le dimostrazioni algebriche della regola, sia che riguardino il caso a radici reali o quello generale si fondano tutte su una proposizione che descrive il comportamento dei segni di un'equazione quando la si moltiplica per x – a oppure per x + a.Le prime dimostrazioni algebriche relative ad equazioni a radici reali, cioé quelle diSegner (1728),Campbell, Stübner eDe Gua, benchè trovate indipendentemente, presentano notevoli somiglianze. Per esempio tutti gli autori menzionati dimostrano laproposizione di Leibniz ricorrendo al lemma che afferma che, in un'equazione completa a radici reali, il quadrato di ogni coefficiente è maggiore del prodotto dei due coefficienti adiacenti, anche se di esso forniscono dimostrazioni diverse.Nella dimostrazione algebrica relativa al caso generale laproposizione di Leibniz è invece dimostrata direttamente. Già nella dimostrazione diSegner (1756) vengono introdotti, anche se in forma oscura e prolissa, quegli elementi che verranno poi semplificati e chiariti nelle dimostrazioni diWaring, Fourier eGauss.Il punto essenziale delle dimostrazioni analitiche, sia che riguardino il caso a radici reali o quello generale, è una proposizione che trasporta la validità del teorema dall'equazione derivata di un'equazione, all'equazione stessa. La regola viene poi dimostrata per induzione. Nelle prime dimostrazioni analitiche, cioè quelle diDe Gua, Kaestner edAepinus, gli autori fanno diretto riferimento al grafico della curva che rappresenta l'equazione. Successivamente con il consolidarsi delle conoscenze dell'analisi infinitesimale,Euler, Milner, Lagrange eRuffini omettono ogni riferimento al grafico dell'equazione.Osserviamo infine che è proprio l'applicazione dell'analisi infinitesimale alla teoria delle equazioni a suggerire aFourier una generalizzazione della regola dei segni, che condurrà successivamente al più generaleteorema di Sturm.     

Studies on the toxic effects of mouse submaxillary gland extracts

Riassunto È stata studiata l'azione tossica di estratti di ghiandola sottomascellare di topo. La tossicità dell'estratto totale appare la risultante di varie componenti alcune delle quali di natura proteica. Mediante gel-filtrazione, è stata isolata e parzialmente purificata una frazione che a dosi subletali provoca una marcata atrofia del timo in topolini neonati ed adulti.     

Masking action of basic proteins on sialic acid carboxyls in epithelial mucins

Riassunto In questo lavoro si è cercato di dimostrare, con mezzi istochimici, che l'acido sialico presente in tessuti di ghiandole mucose e sierose si trova in due forme differenti. Per la maggioranza tale acido è libero ed il suo gruppo carbossilico interagisce con alcuni coloranti cationici. Una piccola quantità di acido neuramminico è, invece, bloccata da proteine basiche e può essere istochimicamente rivelata solo dopo trattamento con enzimi proteolitici.

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This work was supported by research grants (D-1325 and D-1326) from the National Institutes of Health, United States Public Health Service.

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On leave of absence from the University of Rome Medical School, Viale Regina Elena 287-A, Roma (Italia).     

Stretching activity in dogs intracisternally injected with a synthetic melanocyte-stimulating hexapeptide

Riassunto La iniezione endocisternale nel cane di dosi fino a 0.75 mg/kg del sale acetico dell'esapeptide H. Glu (NH₂)-Ist-Fen-Arg-Tript-Gli.OH, svolgente un'attività melanoforo-stimolante della intensità di 2 × 10⁵ U/g, induce delle tipiche crisi di stiramento, del tutto simili a quelle che si ottengono iniettando per la stessa via dell'ACTH o dell'MSH. Dosi di 1.5 mg/kg invece non inducono più crisi di stiramento ma deprimono notevolmente gli animali e determinano una intensa scialorrea. Sembra di poter ammettere che la struttura chimica responsabile dell'effetto sui melanociti sia anche responsabile dell'induzione delle crisi di stiramento.

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We are indebted to Dr.R. Schwyzer, CIBA Ltd., Basle (Switzerland), for the synthetic melanocyte-stimulating hexapeptide.     

Abnormal response of mice and rats to low doses of follicle-stimulating hormone

Riassunto Gli Autori riportano una interessante anomalia che si riscontra nel dosaggio di piccolissime quantità di FSH, sia nel test diSteelman ePohley quanto nel test di riduzione intravaginale del TTC. Tale anomalia si evidenzia in un netto e significativo abbassamento delle risposte rispetto ai controlli non trattati. Si fa l'ipotesi di una interazione tra l'ormone esogeno somministrato e la secrezione ipofisaria basale endogena dell'animale impubere, che si manifesterebbe in un feed-back a livello dell'ipofisi, diretto o indiretto tramite l'ipotalamo o centri ancora superiori. Tale effetto non è specifico di una singola preparazione.     

A cytochrome c from the hepatopancreas ofSepia officinalis L.

Riassunto Una emoproteina è stata estratta e parzialmente purificata dall'epatopancreas diSepia officinalis. Essa è ossidata dal ferricianuro e ridotta dall'acido ascorbico; gli spettri di assorbimento delle due forme, ossidata e ridotta, sono quelli tipici del citocromo c di mammifero.In comune con quest'ultimo il citocromo estratto dall'epatopancreas di sepia ha diverse altre proprietà come per esempio quella di non dare un emocromogeno con la piridina e di non perdere il gruppo prostetico dopo trattamento con acetone acido. A differenza del citocromo c di mammifero, il pigmento di sepia non resiste al calore e agli acidi; è precipitato dal solfato di ammonio al 75% di saturazione e sedimenta dopo prolungata centrifugazione a 105000×g. Non è ossidato dalla citocromossidasi di mammifero.

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This work has been supported by a grant (RG-4548) of the U.S. Public Health Service.